Numeri tutti molto positivi per la 2° edizione de “La Terracotta e il Vino 2016”, la Convention internazionale sulle esperienze di vinificazione e affinamento in anfora dal mondo ospite a Impruneta anche per la sua seconda edizione che si è conclusa domenica 20 Novembre dopo due giorni di full immersion in degustazioni ed esperienze a confronto. Oltre 400 persone hanno fatto visita nella prima giornata di sabato 19 Novembre alla Fornace Agresti per l’apertura della manifestazione. I numeri sono raddoppiati nella seconda giornata con la degustazione guidata della mattina e le degustazioni libere ai banchi di assaggio nel pomeriggio.
Un pubblico molto qualificato di critici, degustatori ma anche tanti appassionati, hanno degustato le oltre cento etichette di vini in degustazione affinati in anfora presenti ai banchi di assaggio dove 41 produttori italiani e stranieri tra cui anche un birrificio, Birra del Borgo, hanno presentato i vini (e la birra) elaborati nelle anfore di terracotta. La manifestazione era organizzata dall’Associazione Culturale La terracotta e il vino di cui è fondatore Leonardo Parisi della Fornace imprunetina Artenova.
Soddisfazione anche da parte dei produttori di vino italiani e stranieri ospiti della manifestazione che hanno trovato un pubblico di addetti ai lavori molto competente e preparato.
L’enologo Francesco Bartoletti che ha moderato la degustazione del sabato ha dichiarato: “Noi italiani siamo dei grandissimi produttori di vino e soprattutto in termini quantitativi rappresentiamo un panorama molto vasto rispetto alla Georgia e al Portogallo ma anche qui in Italia da molti anni tanti produttori si stanno dedicando alla produzione di vini con macerazioni molto lunghe. Questa pratica il Portogallo e la Georgia hanno continuato a farla lungo tutta la loro storia e ora anche noi stiamo riguardando la loro e la nostra storia”.
“Questa iniziativa, nata appena due anni fa, quasi come una scommessa – ha sottolineato Sergio Bettini, coordinatore organizzativo della manifestazione – oggi è riuscita a crescere fino a diventare un punto di riferimento di livello internazionale. In un momento dove le eccellenze artigianali e in particolare quelle toscane sentono ormai da anni il peso di una evidente flessione di mercato, questo appuntamento biennale, promosso da un’Associazione fondata da una piccola realtà produttiva, costituisce un esempio di come la ricerca, la sperimentazione e la capacità di innovare possano costituire un’efficace risposta”.