La Convention La Terracotta e il Vino (Impruneta, 19-20 Novembre 2016) con il suo palcoscenico nazionale e internazionale di produttori dal mondo, darà la possibilità a critici, degustatori, appassionati e conoscitori di vini in anfora di assaggiare etichette provenienti anche da regioni d’oltreoceano dove viticoltori coraggiosi hanno intrapreso una scelta d’eccellenza. L’affinamento del vino in anfora è pratica antica che in Georgia trova le sue origini più lontane. Attraverso un viaggio immaginario che dal Caucaso porterà fino a Impruneta, avremo la possibilità di degustare nella due giorni dell’evento, vini georgiani e vini armeni con la presenza nell’antica Fornace Agresti dell’azienda di Tbislisi, Gotsa Wines e dell’azienda armena, Zorah Wines.
Durante la manifestazione ascolteremo le esperienze di vinificazione di viticoltori georgiani che utilizzano i tradizionali recipienti in terracotta denominati qvevri, totalmente interrati. O quelle di produttori armeni che utilizzano anfore antiche recuperate che spesso per i 3/4 della loro lunghezza vengono interrate. Quella dell’interramento è tradizione, però, non solo tipica della Georgia e dell’Armenia: anche i produttori italiani che affinano in terracotta, interrano le anfore in cantina, al coperto.
Le anfore interrate della foto si trovano nella cantina della Tenuta Casadei a Suvereto, in Toscana (foto di Sergio Bettini).
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